Le città d'arte italiane sono ricche di monumenti, chiese, castelli, musei, dimore storiche. Esse sono sono l'obiettivo ideale delle persone che hanno voglia di viaggiare e conoscere che può essere soddisfatta durante tutto il corso dell'anno. Tutte conservano un patrimonio storico, artistico e archittetonico che racconta secoli di storia. Segnate dall'attività di grandi artisti e mecenati queste città non sono solo il contenitore di espressioni artistiche rilevanti ma sono esse stesse delle opere d'arte. Musei a cielo aperto che si possono godere a piedi e visitare negli aspetti più moderni e vitali lungo percorsi che guidano alla scoperta di negozi e botteghe artigiane, mercati e sagre, festival e teatri che coniugano tradizioni, cultura e divertimento.
Bologna
Sede della più antica Università del mondo occidentale, Bologna, in Emilia-Romagna, è una città con un’intensa vita culturale e un patrimonio storico molto interessante. Importante centro urbano prima sotto gli Etruschi, poi sotto i Galli e infine sotto i Romani, Bologna è stata anche nel Medioevo centro urbano di spicco in Europa. Capitale europea della cultura nel 2000, nel 2006 è stata dichiarata dall’UNESCO “città creativa della musica”.
I portici
Fra i simboli più importanti di Bologna i suoi caratteristici portici, ovvero dei camminamenti coperti che uniscono strade, torri e palazzi e che solo nel centro raggiungono la lunghezza complessiva di circa 38 kilometri. Costruiti durante un lungo arco di tempo che va dall’XI al XX secolo, i portici di Bologna sono considerati un patrimonio di ‘eccezionale valore universale’ per cui la città è stata candidata all’iscrizione al World Heritage List dell’UNESCO.
Fra i tanti portici degni di nota ricordiamo, fra i più antichi, quello di casa Isolani in strada Maggiore, che è uno degli otto in legno rimasti al giorno d’oggi. Sempre nella stessa via è situato il portico più largo della città, cioè il quadriportico della Basilica di Santa Maria dei Servi. Il più alto è invece il loggiato del Palazzo arcivescovile in via Altabella, che arriva a quasi dieci metri. Il portico più famoso e il più lungo, però, inizia in via Saragozza e conduce al Santuario della Madonna di San Luca.
Le torri
Caratteristiche di Bologna sono anche le sue torri, che offrono ai turisti l’opportunità di ammirare dall’alto un meraviglioso panorama. Fra le più importanti, Torre di Garisenda e Torre degli Asinelli si trovano nel punto di ingresso in città dell’antica via Emilia e appartenevano a un complesso di un centinaio di torri medievali, di cui rimangono attualmente solo una ventina di esemplari.
Fra le altre torri ricordiamo anche la bellissima Torre Accursi o dell’Orologio, che domina Piazza Maggiore col suo enorme orologio meccanico, e la Torre Azzoguidi, su via Altabella, che fa parte della cosiddetta ‘triade dei grattacieli medievali’ di Bologna insieme a Torre Prendiparte e Torre Galluzzi. Molto particolare, infine, Torre dell’Arengo, situata in un posto centralissimo della città, sopra il Palazzo del Podestà.
I palazzi e gli edifici storici
Fra i palazzi e gli edifici storici c’è solo l’imbarazzo della scelta. Piazza Maggiore ne ospita tre: il primo è Palazzo del Podestà, costruito intorno al 1200, che fu la prima sede del governo cittadino. Una curiosità: per un particolare effetto acustico i visitatori possono parlarsi a bassa voce dagli angoli opposti dei pilastri che sostengono la torre.
Il secondo, Palazzo Re Enzo, venne affiancato al precedente nel 1244-46 e ospitò per circa ventitré anni il cosiddetto ‘re prigioniero’, re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II. Infine,Palazzo Comunale o d’Accursio fu residenza degli Anziani, la massima magistratura di Governo del Comune, e oggi è sede del Municipio di Bologna.
Da visitare, infine, la Pinacoteca Nazionale, che raccoglie opere di artisti del calibro di Giotto, Raffaello, Carracci, e l’Archiginnasio di Bologna, sede dell’antica Università.
Bologna
Bologna è prima di tutto città universitaria: tra le sue strade, i suoi vicoli, i suoi portici si respira un'aria giovanile in continuo fermento culturale. Salaborsa, bellissima biblioteca civica multimediale, e gli innumerevoli caffè e ristoranti sotto i portici sono tra i punti d'incontro preferiti dai bolognesi.
È proprio in questi luoghi di ritrovo che si tocca con mano lo spirito di cordialità e accoglienza di Bologna e soprattutto si scopre la grande tradizione culinaria di questa splendida città.
I portici
Fra i simboli più importanti di Bologna i suoi caratteristici portici, ovvero dei camminamenti coperti che uniscono strade, torri e palazzi e che solo nel centro raggiungono la lunghezza complessiva di circa 38 kilometri. Costruiti durante un lungo arco di tempo che va dall’XI al XX secolo, i portici di Bologna sono considerati un patrimonio di ‘eccezionale valore universale’ per cui la città è stata candidata all’iscrizione al World Heritage List dell’UNESCO.
Fra i tanti portici degni di nota ricordiamo, fra i più antichi, quello di casa Isolani in strada Maggiore, che è uno degli otto in legno rimasti al giorno d’oggi. Sempre nella stessa via è situato il portico più largo della città, cioè il quadriportico della Basilica di Santa Maria dei Servi. Il più alto è invece il loggiato del Palazzo arcivescovile in via Altabella, che arriva a quasi dieci metri. Il portico più famoso e il più lungo, però, inizia in via Saragozza e conduce al Santuario della Madonna di San Luca.
Le torri
Caratteristiche di Bologna sono anche le sue torri, che offrono ai turisti l’opportunità di ammirare dall’alto un meraviglioso panorama. Fra le più importanti, Torre di Garisenda e Torre degli Asinelli si trovano nel punto di ingresso in città dell’antica via Emilia e appartenevano a un complesso di un centinaio di torri medievali, di cui rimangono attualmente solo una ventina di esemplari.
Fra le altre torri ricordiamo anche la bellissima Torre Accursi o dell’Orologio, che domina Piazza Maggiore col suo enorme orologio meccanico, e la Torre Azzoguidi, su via Altabella, che fa parte della cosiddetta ‘triade dei grattacieli medievali’ di Bologna insieme a Torre Prendiparte e Torre Galluzzi. Molto particolare, infine, Torre dell’Arengo, situata in un posto centralissimo della città, sopra il Palazzo del Podestà.
I palazzi e gli edifici storici
Fra i palazzi e gli edifici storici c’è solo l’imbarazzo della scelta. Piazza Maggiore ne ospita tre: il primo è Palazzo del Podestà, costruito intorno al 1200, che fu la prima sede del governo cittadino. Una curiosità: per un particolare effetto acustico i visitatori possono parlarsi a bassa voce dagli angoli opposti dei pilastri che sostengono la torre.
Il secondo, Palazzo Re Enzo, venne affiancato al precedente nel 1244-46 e ospitò per circa ventitré anni il cosiddetto ‘re prigioniero’, re Enzo di Sardegna, figlio di Federico II. Infine,Palazzo Comunale o d’Accursio fu residenza degli Anziani, la massima magistratura di Governo del Comune, e oggi è sede del Municipio di Bologna.
Da visitare, infine, la Pinacoteca Nazionale, che raccoglie opere di artisti del calibro di Giotto, Raffaello, Carracci, e l’Archiginnasio di Bologna, sede dell’antica Università.
Bologna
Bologna è prima di tutto città universitaria: tra le sue strade, i suoi vicoli, i suoi portici si respira un'aria giovanile in continuo fermento culturale. Salaborsa, bellissima biblioteca civica multimediale, e gli innumerevoli caffè e ristoranti sotto i portici sono tra i punti d'incontro preferiti dai bolognesi.
È proprio in questi luoghi di ritrovo che si tocca con mano lo spirito di cordialità e accoglienza di Bologna e soprattutto si scopre la grande tradizione culinaria di questa splendida città.
Napoli
Napoli è una delle più grandi ed incantevoli città d’arte del Mediterraneo. Capoluogo della regione Campania è, per grandezza, il terzo comune italiano dopo Roma e Milano. La città domina l’omonimo golfo, che si estende dalla penisola sorrentina all’area vulcanica dei Campi Flegrei ed offre una vista molto suggestiva, con l’imponente vulcano Vesuvio e, in lontananza, tre magnifiche isole - Capri, Ischia e Procida - che sembrano piccoli gioielli sorti dal mare. Oltre ai suoi splendidi paesaggi, Napoli deve la sua meritata fama anche al fascino di un centro storico che racconta 2500 anni di storia ed è stato inserito nel 1995 nel World Heritage List dell’UNESCO. Napoli è una città dove le stratificazioni storiche e archeologiche creano itinerari di visita del tutto peculiari e incantevoli. Poco sopravvive di “Partenope”: la città greca delle origini è rintracciabile, ad esempio, nelle mura greche che passano per via Mezzocannone. Le rovine romane sono, invece, più numerose: tra le tante è situata in pieno centro l’area archeologica di San Lorenzo Maggiore, che ospita parte dell’agorà greca del V sec. a.C. e molti reperti romani di un'epoca in cui la città era già una ‘metropoli’. La vita quotidiana e artistica di Napoli si snoda per le sue vie e i suoi quartieri brulicanti di vita e di monumenti, dalla Sanità e dai quartieri spagnoli realizzati nel ‘500, zona popolare ricca di colori e folklore, agli itinerari che si snodano lungo le vie principali. Prendendo l’arteria stradale detta “Spaccanapoli” (perché divide in due la città antica), i visitatori potranno partire dalla Chiesa del Gesù Nuovo, con la sua facciata recuperata da un palazzo signorile del ‘400, passare per la Basilica di San Domenico Maggiore di epoca angioina e arrivare, risalendo via Duomo, alla magnifica Cattedrale. Ristrutturato più volte per riparare ai danni sismici, il Duomo si sovrappone a edifici preesistenti e deve lo slancio verticale dell’odierna facciata ad Enrico Alvino, architetto dell’Ottocento. All’interno è da visitare la Cappella del Tesoro di San Gennaro che custodisce, fra le altre cose, reliquie del sangue del santo. Un secondo percorso parte da piazza Bellini, luogo di caffè letterari, segue i portici medievali del palazzo di Filippo d’Angiò in Via Tribunali e arriva fino a Castel Capuano. Si tratta di uno dei quattro castelli che dominano Napoli insieme a Castel Sant’Elmo, Castello dell’Ovo e alla fortezza-palazzo di Castel Nuovo, detto anche “il Maschio Angioino”, realizzato sotto il regno di Carlo I d’Angiò. Dal Maschio Angioino si può partire per un itinerario a ritroso verso piazza del Plebiscito, incorniciata dalla Basilica di San Francesco di Paola, che riecheggia nelle forme il Pantheon romano, e dal Palazzo Reale, residenza dei Borboni. Fra gli altri edifici degni di visita ci sono, poi, il Monastero di Santa Chiara, con le splendide decorazioni del Chiostro delle Clarisse, la Basilica di San Lorenzo Maggiore, che conserva testimonianze di strutture greco-romane nel chiostro interno, il Palazzo Reale di Capodimonte, con le Gallerie Nazionali che raccolgono opere di Tiziano, Raffaello, Correggio, Masaccio, Mantegna e Caravaggio e vari musei fra cui il Museo Civico Gaetano Filangieri. L’intensa vita culturale di questa capitale dell’arte si snoda, oltre che nei musei come il Madre, anche lungo i caffè della Galleria Umberto I e i suoi locali sono brulicanti di vita anche di sera, quando Napoli diventa la città degli universitari, dei musicisti, della pizza e della buona compagnia.
Venezia
Elegante, preziosa, inimitabile, divertente, romantica: così è Venezia, gemma del panorama turistico veneto ed italiano, dove chiese, palazzi, antichi ponti, monumenti e piazze raccontano la vivacità artistica e culturale che ha segnato e segna ancora la storia di questa città. Cuore pulsante di Venezia è la splendida Piazza San Marco, il salotto più elegante d’Europa, circondata da opere di indiscutibile valore: l’imponente Campanile e la Basilica con i suoi cinque portali e i decori di marmi e mosaici che anticipano lo sfarzo e la ricchezza degli interni; il Palazzo Ducale , simbolo dei tempi d’oro della Serenissima; la Torre dei Mori, più nota come Torre dell’Orologio, per il capolavoro di ingegneria che da secoli segna il tempo di Venezia; l’Ala napoleonica, dove ha sede il Museo Correr. Diversi i caffè storici che danno sulla piazza. Da non perdere, il meraviglioso Caffè Florian: aperto nel 1720, è il più antico caffè d’Italia. Gli interni, elegantissimi, spiccano per gli stucchi, i quadri, gli specchi… Tra gli illustri clienti che si sono seduti ai suoi tavolini, ci sono anche Giacomo Casanova, Lord Byron, Ugo Foscolo, Gabriele d’Annunzio. Poco distante da piazza San Marco si trova Campo Santo Stefano, con l’omonima chiesa. I “campi” di Venezia sono delle piazze storiche, spesso abbellite al centro da monumenti di pregio e dominate da imponenti e splendidi edifici religiosi, da cui prendono il nome. Le vie, invece, qui si chiamano calli (il singolare è “calle”) che si snodano tra due file continue di edifici. I veneziani dicono che il modo migliore per conoscere la loro meravigliosa città è quello di imboccare una calle e di camminare con il naso all’insù, osservando tutto quello che si presenterà davanti… Senza guida, senza cartina e senza paura di perdersi, perché, come per incanto, si arriverà comunque sempre… a piazza San Marco! Da Piazza San Marco, attraversando il famoso Ponte dei Sospiri, da dove si gode una meravigliosa veduta sulla laguna, si arriva nel sestiere Castello, ricco di capolavori architettonici e artistici, dove si incontra la chiesa di Santa Maria dei Miracoli, quella di San Zaccaria e la chiesa di San Giovanni in Bragora, considerata da molti una delle più belle della città. Continuando la passeggiata fra le calli, da non perdere una visita all’Arsenale , per secoli il più grande del mondo, costruito nel XII secolo e poi ampliato grazie al grande sviluppo politico-commerciale di Venezia, oggi sede della Biennale d'arte e di architettura. La Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica si tiene, invece, nello storico Palazzo del Cinema, al Lido. Da piazza San Marco è visibile l’isola di San Giorgio Maggiore e l’alto campanile che si innalza dal monumentale complesso, capolavoro di grandi architetti, tra cui il celebre Andrea Palladio. Un vero museo a cielo aperto che si può vedere solcando le acque del Canal Grande, la “strada” principale della città, che inizia a Punta della Dogana, l’antico porto della Serenissima, con la sua caratteristica forma triangolare. Quattro sono i ponti che attraversano il canale: il ponte dell'Accademia, il ponte di Rialto (il più antico e il più famoso), il ponte degli Scalzi e il ponte della Costituzione. Punta della Dogana, la zona di Venezia dove il Canal Grande e il Canale della Giudecca si dividono, ospita alcuni edifici, tra cui il complesso della Dogana da Mar che, insieme a Palazzo Grassi, entrambi sede della Fondazione François Pinault, sono centri d’eccellenza per l’arte contemporanea in Italia e nel mondo. Da non perdere, poi, la Collezione Peggy Guggenheim, esposta a Palazzo Venier dei Leoni, prestigiosa raccolta di opere d’arte del XX secolo. Proseguendo si incontrano altre importanti sedi museali: le Gallerie dell’Accademia , ospitate dal maestoso complesso della Scuola Grande de la Carità, che comprende anche l’omonima chiesa e il monastero, e Ca’ Rezzonico, uno dei più bei palazzi rinascimentali, sede del Museo del Settecento veneziano. Sempre nella parte occidentale della città, ci sono i sestieri (le sei zone in cui si divide Venezia) di Cannaregio, Castello, Dorsoduro, San Marco, San Polo, Santa Croce e, con alcuni dei “campi” più famosi di Venezia, incorniciati da splendidi edifici religiosi e palazzi signorili.
Una corolla di isole
Intorno a Venezia, una corolla di isole: Burano, famosa per la produzione dei merletti; Murano, per la lavorazione del vetro; Pellestrina, caratterizzata da dune sabbiose ed alti canneti; Torcello, uno degli insediamenti umani più antichi della zona.
Una corolla di isole
Intorno a Venezia, una corolla di isole: Burano, famosa per la produzione dei merletti; Murano, per la lavorazione del vetro; Pellestrina, caratterizzata da dune sabbiose ed alti canneti; Torcello, uno degli insediamenti umani più antichi della zona.
Ferrara
In una zona isolata dell’Emilia Romagna, tra le valli del Po e il mare sorge la bellissima città diFerrara, inserita dall’Unesco nella world heritage list assieme al Delta del Po. Il centro medievale e rinascimentale rimasto pressoché intatto, e la sua particolare atmosfera ne fanno una meta turistica molto apprezzata.
Storia
Le cronache parlano di Ferrara per la prima volta attorno al 657 a.C.
Dapprima assoggettata ai Canossa e successivamente libero Comune, Ferrara raggiunse il massimo splendore sotto il dominio degli Estensi che raccolsero attorno a loro grandissimi letterati e artisti, e fecero della città uno dei più attivi centri del Rinascimento italiano, grazie soprattutto a Ercole I. Caduta sotto la dominazione pontificia alla fine del XVI secolo e poi sotto quella napoleonica, dopo il 1815 Ferrara fu protagonista di numerosi moti insurrezionali che si conclusero con l’annessione al Regno d’Italia.
Cosa vedere
Ricco di monumenti, chiese, chiostri, ampi spazi verdi, strade storiche e palazzi, il centro storico di Ferrara è un bellissimo gioiello di arte rinascimentale.
Stupisce subito il Castello Estense che sorge in piazza della Repubblica. Costruzione di forme grandiose realizzata nel 1385, il castello era una fortezza difensiva trasformato durante la signoria di Ercole I d’Este in residenza della corte e arricchito con eleganti balconate, un tetto spiovente, mentre le torri furono ingentilite.
Il cortile era affrescato con ritratti di tutti gli antenati degli estensi. Nella piazza adiacente si trova la cattedrale edificata nel 1135 e rimaneggiata più volte: la facciata presenta, infatti, elementi gotici e romanici. Dall’atrio della chiesa si accede al museo del duomo, che ospita numerose opere d’arte, tra cui la Madonna del Melograno di Jacopo della Quercia. Lungo corso Ercole I d’Este sorge un capolavoro assoluto dell’architettura rinascimentale:palazzo dei Diamanti, dall’ inconfondibile facciata a bugnato con pietre a punta di diamante, sede della pinacoteca nazionale. Bellissimi anche il monastero di Sant’Antonio in Polesine, fondato nel 1249 per volontà di Beatrice II d’Este, la suggestiva chiesa del Corpus Domini con il coro delle Clarisse che conserva le tombe di molti personaggi di casa d’Este e palazzo Schifanoia con celebri affreschi quattrocenteschi, uno dei principali monumenti degli Estensi che ne fecero il loro luogo di ricevimenti e divertimenti.
Da non perdere
Da vedere al numero 67 di Corso Ercole I d’Este la casa di Ludovico Ariosto, un sobrio edificio del XV secolo. Imboccata via delle Volte si va alla scoperta della Ferrara medioevale, e ci si addentra da piazza Trieste, nel quartiere che include anche il ghetto ebraico, costituitosi verso la metà del XV secolo, con i suoi bei palazzi e la sinagoga, istituita nel 1481 e un tempo ricca di arredi sacri e volumi preziosi. Caratteristica la sede centrale dell’università degli studi istituita alla fine del XIV secolo da Alberto VI e ospitata in palazzo Pareschi, costruzione del 1400 rifatta nel XVIII secolo. Poco distante si trova corso della Giovecca, elegante via della città su cui si affaccia la palazzina di Marfisa d’Este, interessante museo dell’arredo cinquecentesco. Centro artistico europeo e dimora di grandi letterati e scienziati del passato come Tasso, Ariosto, Paracelso e Copernico, Parma è ricca di musei, come il Museo d'arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis, il Museo Giovanni Boldini, la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti. Ferrara si segnala anche per l'importante Museo dell'ebraismo italiano e della Shoah. Da visitare anche il palazzo di Ludovico il Moro del ‘500 al cui interno ospita il Museo archeologico nazionale.
Le cronache parlano di Ferrara per la prima volta attorno al 657 a.C.
Dapprima assoggettata ai Canossa e successivamente libero Comune, Ferrara raggiunse il massimo splendore sotto il dominio degli Estensi che raccolsero attorno a loro grandissimi letterati e artisti, e fecero della città uno dei più attivi centri del Rinascimento italiano, grazie soprattutto a Ercole I. Caduta sotto la dominazione pontificia alla fine del XVI secolo e poi sotto quella napoleonica, dopo il 1815 Ferrara fu protagonista di numerosi moti insurrezionali che si conclusero con l’annessione al Regno d’Italia.
Cosa vedere
Ricco di monumenti, chiese, chiostri, ampi spazi verdi, strade storiche e palazzi, il centro storico di Ferrara è un bellissimo gioiello di arte rinascimentale.
Stupisce subito il Castello Estense che sorge in piazza della Repubblica. Costruzione di forme grandiose realizzata nel 1385, il castello era una fortezza difensiva trasformato durante la signoria di Ercole I d’Este in residenza della corte e arricchito con eleganti balconate, un tetto spiovente, mentre le torri furono ingentilite.
Il cortile era affrescato con ritratti di tutti gli antenati degli estensi. Nella piazza adiacente si trova la cattedrale edificata nel 1135 e rimaneggiata più volte: la facciata presenta, infatti, elementi gotici e romanici. Dall’atrio della chiesa si accede al museo del duomo, che ospita numerose opere d’arte, tra cui la Madonna del Melograno di Jacopo della Quercia. Lungo corso Ercole I d’Este sorge un capolavoro assoluto dell’architettura rinascimentale:palazzo dei Diamanti, dall’ inconfondibile facciata a bugnato con pietre a punta di diamante, sede della pinacoteca nazionale. Bellissimi anche il monastero di Sant’Antonio in Polesine, fondato nel 1249 per volontà di Beatrice II d’Este, la suggestiva chiesa del Corpus Domini con il coro delle Clarisse che conserva le tombe di molti personaggi di casa d’Este e palazzo Schifanoia con celebri affreschi quattrocenteschi, uno dei principali monumenti degli Estensi che ne fecero il loro luogo di ricevimenti e divertimenti.
Da non perdere
Da vedere al numero 67 di Corso Ercole I d’Este la casa di Ludovico Ariosto, un sobrio edificio del XV secolo. Imboccata via delle Volte si va alla scoperta della Ferrara medioevale, e ci si addentra da piazza Trieste, nel quartiere che include anche il ghetto ebraico, costituitosi verso la metà del XV secolo, con i suoi bei palazzi e la sinagoga, istituita nel 1481 e un tempo ricca di arredi sacri e volumi preziosi. Caratteristica la sede centrale dell’università degli studi istituita alla fine del XIV secolo da Alberto VI e ospitata in palazzo Pareschi, costruzione del 1400 rifatta nel XVIII secolo. Poco distante si trova corso della Giovecca, elegante via della città su cui si affaccia la palazzina di Marfisa d’Este, interessante museo dell’arredo cinquecentesco. Centro artistico europeo e dimora di grandi letterati e scienziati del passato come Tasso, Ariosto, Paracelso e Copernico, Parma è ricca di musei, come il Museo d'arte moderna e contemporanea Filippo de Pisis, il Museo Giovanni Boldini, la Pinacoteca Nazionale di Palazzo dei Diamanti. Ferrara si segnala anche per l'importante Museo dell'ebraismo italiano e della Shoah. Da visitare anche il palazzo di Ludovico il Moro del ‘500 al cui interno ospita il Museo archeologico nazionale.
Bergamo
Una parte alta e una parte bassa: è questa la caratteristica che rende subito riconoscibile la città lombarda che sorge ai piedi delle Alpi Orobie e che domina la Val Brembana. Bergamo, o Bèrghem come la chiamano in dialetto locale, è infatti divisa in due parti: Bergamo Alta che raccoglie il nucleo più antico, di origine medievale, e Bergamo Bassa, l'area moderna, che si estende nella pianura sottostante e che mostra un paesaggio fortemente industrializzato. Posta a meno di un'ora da Milano, e sede di uno degli scali aeroportuali minori lombardi, Bergamo è una meta facilmente raggiungibile e tappa di passaggio per chiunque affronti un tour della Lombardia che comprende i suoi tesori naturalistici e storico-artistici.
Un gioiello cinto da mura
Si arriva alla città alta dal basso, tra irte salite che conducono fino alle vie medievali, in cui è bello perdersi fra le botteghe con prodotti tipici, ben curate. Mentre ci si avvicina due sono le cose che colpiscono: il suo skyline, fatto di torri e campanili che si stagliano svettanti, e le mura che la cingono; mura Venete, costruite nel XVI secolo durante la dominazione veneziana, che andarono ad aggiungersi alle precedenti fortificazioni medievali di cui c'è ancora traccia e che hanno consentito alla città di mantenere il suo aspetto originario, come accaduto ad altre località circondate da mura come Lucca o Ferrara, ad esempio.
All'interno dei bastioni, troviamo la Piazza Vecchia che custodisce il Palazzo della Ragione, l'antica sede del Comune con il Leone veneto sulla facciata, collegato alla attigua Domus Suardorum, e il Palazzo Novo, oggi Biblioteca civica con la facciata in marmo. Al centro dello spiazzo ci appare la Fontana Contarini e sull'angolo la torre civica “Campanone”. Poco distante incontriamo un'altra piazza degna di nota: Piazza del Duomo con il Battistero, la Cappella Colleoni, la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Duomo.
Un viaggio dall'alto
Un modo interessante e suggestivo per scoprire questo piccolo gioiello storico-artistico lombardo è utilizzare la funicolare.
Due i percorsi possibili: il primo collega la Città Bassa alla Città Alta e conduce, fra scorci caratteristici, nella piazza Mercato delle Scarpe, altro punto di partenza per accedere alla città antica; il seconda raggiunge il Colle San Virgilio, situato a circa 500 metri di altezza, e considerato porta d'accesso strategica verso la città.
Proprio a due passi dalla stazione della funicolare alta, incontriamo la Torre del Gombito, all'incrocio fra l'omonima via e via Lupo-San Lorenzo, due fra le più importanti arterie della parte alta.
La torre, appartenuta alla potente famiglia ghibellina dei Del Zoppo, controllava l'accesso dalle valli. Da qui si torna, poi, alla Piazza Vecchia, punto di inizio del nostro tour.
Ma un viaggio a Bergamo non può prescindere da una tappa nei suoi ristoranti tipici, dove la polenta regna sovrana accompagnata dai salumi e dai formaggi bergamaschi. Da non perdere, infine, una visita al Villaggio di Crespi d’Adda, nella provincia; una gita nell’unico esempio di archeologia industriale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.
Un gioiello cinto da mura
Si arriva alla città alta dal basso, tra irte salite che conducono fino alle vie medievali, in cui è bello perdersi fra le botteghe con prodotti tipici, ben curate. Mentre ci si avvicina due sono le cose che colpiscono: il suo skyline, fatto di torri e campanili che si stagliano svettanti, e le mura che la cingono; mura Venete, costruite nel XVI secolo durante la dominazione veneziana, che andarono ad aggiungersi alle precedenti fortificazioni medievali di cui c'è ancora traccia e che hanno consentito alla città di mantenere il suo aspetto originario, come accaduto ad altre località circondate da mura come Lucca o Ferrara, ad esempio.
All'interno dei bastioni, troviamo la Piazza Vecchia che custodisce il Palazzo della Ragione, l'antica sede del Comune con il Leone veneto sulla facciata, collegato alla attigua Domus Suardorum, e il Palazzo Novo, oggi Biblioteca civica con la facciata in marmo. Al centro dello spiazzo ci appare la Fontana Contarini e sull'angolo la torre civica “Campanone”. Poco distante incontriamo un'altra piazza degna di nota: Piazza del Duomo con il Battistero, la Cappella Colleoni, la Basilica di Santa Maria Maggiore e il Duomo.
Un viaggio dall'alto
Un modo interessante e suggestivo per scoprire questo piccolo gioiello storico-artistico lombardo è utilizzare la funicolare.
Due i percorsi possibili: il primo collega la Città Bassa alla Città Alta e conduce, fra scorci caratteristici, nella piazza Mercato delle Scarpe, altro punto di partenza per accedere alla città antica; il seconda raggiunge il Colle San Virgilio, situato a circa 500 metri di altezza, e considerato porta d'accesso strategica verso la città.
Proprio a due passi dalla stazione della funicolare alta, incontriamo la Torre del Gombito, all'incrocio fra l'omonima via e via Lupo-San Lorenzo, due fra le più importanti arterie della parte alta.
La torre, appartenuta alla potente famiglia ghibellina dei Del Zoppo, controllava l'accesso dalle valli. Da qui si torna, poi, alla Piazza Vecchia, punto di inizio del nostro tour.
Ma un viaggio a Bergamo non può prescindere da una tappa nei suoi ristoranti tipici, dove la polenta regna sovrana accompagnata dai salumi e dai formaggi bergamaschi. Da non perdere, infine, una visita al Villaggio di Crespi d’Adda, nella provincia; una gita nell’unico esempio di archeologia industriale riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.